Storia sentimentale dell'astronomia
inseparabile di un compagno di studi, John Wickins. Per vent’anni i due condivisero la camera, destando qualche comprensibile sospetto. Sul letto di morte
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compreso che l’attrazione tra i corpi massicci è reciproca, sicché le orbite sono centrate sul comune baricentro. Eppure i satelliti di Giove e di Saturno
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, un contrasto lacerante fu quello con l’astronomo reale Flamsteed, al quale voleva strappare i dati sul moto della Luna da lui raccolti in tante
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Edmond si rifugiò in studi biblici sul diluvio universale che lo portarono a dubitare che il mondo fosse stato creato da Dio nel 4004 a.C.: secondo i
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Era qualcosa di meglio. Quattro giorni dopo Marcel Ravidat tornò sul posto con tre amici armati di picconi e torce elettriche. Davanti a loro si
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Tornando a Gian Domenico Cassini, sul fronte osservativo, c’è ancora da registrare, nella primavera del 1692, la scoperta di una strana “luce
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2004. Con sé “Cassini” portava la sonda europea “Huygens”, che il 14 gennaio 2005 scese sul satellite Titano. L’astronomo italiano non avrebbe fatto
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di aver visto sul nostro satellite vegetazione ed eruzioni vulcaniche. Ma faceva anche lavoro scientifico serio, pur mancando di preparazione
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invece Arago, che prese per buona la notizia e pubblicò un estratto dei sei articoli del Sun sul Bollettino dall’Accademia delle scienze francese.
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villaggio vicino, e poi, di triangolo in triangolo, concluse che un grado di meridiano equivale sul terreno a 107,29 chilometri, donde una circonferenza
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astronomico della città, sul tetto di un palazzo all’inizio di via Po. I suoi studi prediletti riguardarono l’elettricità: sulla sua casa impiantò un
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di 41° 21’ 44,91”, con uno scarto complessivo di 0,3 secondi, pari sul terreno a un’incertezza di circa 9 metri. I dati tratti dalle misure eseguite
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pacificato se in oltre due secoli non ci si è messi d’accordo neppure sul metro?
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>Bradley lo capì mentre navigava sul Tamigi guardando una banderuola in cima all’albero del naviglio: l’orientamento variava a ogni cambiamento di
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Anche gli Egizi furono osservatori attenti del cielo, ma con intenti più pratici che teorici. La loro civiltà era fondata sul culto del Sole. Gli
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Sul nome di Nettuno inizia un frivolo e farisaico balletto. Galle propone Janus, argomentando che la natura bifronte del personaggio mitologico si
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Le Verrier, da sempre spirito reazionario ed eletto deputato dell’Assemblea Costituente il 23 aprile 1848, è pronto a salire sul carro del vincitore
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scherzoso. Celoria racconta che l’astronomo studioso di Marte e il matematico Eugenio Beltrami si sfidarono a scrivere un sonetto in rime obbligate sul
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Ma gli attriti tra il regno sabaudo e lo stato Vaticano non permisero di attuare il progetto. Padre Secchi aveva nemici esterni sul fronte laico, ma
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Janssen sul tetto d’Europa
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Janssen decise di posare l’Osservatorio direttamente sul ghiacciaio e per saggiarne la stabilità fece erigere un’edicola sulla cima, mentre a Meudon
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Passano due anni e l’Osservatorio incomincia a dare segni di instabilità a causa dei movimenti del ghiacciaio sul quale appoggia ma Janssen non si
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Russell, nato nel 1877, studiò all’Università di Princeton e nel 1911 divenne direttore dell’Osservatorio di quell’Università. Sul suo manuale di
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enormemente più abbondanti. In particolare, nelle stelle c’è un milione di volte più idrogeno che sul nostro pianeta. Che le stelle siano fatte
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visto sul passaporto e lo porta con sé negli Stati Uniti. Ad Harvard lavorano insieme, vivono insieme, e poco dopo si uniscono in matrimonio. Oggi
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di depressione e dolori alle gambe che quasi le impedivano di camminare. Albert, dopo i successi del 1905 (pubblicazioni sul “moto browniano, effetto
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fraintendimento. Sul Popolo d’Italia il 22 novembre 1921 Benito Mussolini scriveva: «Il fascismo è nel solco delle più grandi filosofie contemporanee
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Dopo la supernova osservata nel 1604 da Keplero molti altri indizi dell’evoluzione dell’universo si erano accumulati. Sul Sole apparivano e
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faceva domande su Marte e sulla Luna con tanta competenza che quello scritto viene pubblicato sul giornale di Springfield. A 16 anni entra all’Università
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a forma di cometa. La posa durò 15 minuti e sul bordo scrisse PH-1-H. Cioè Palomar, telescopio “Hale”, negativo 1, osservatore Hubble.
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avventurarsi tra quei mostri cosmici che sono i “buchi neri”, voragini gravitazionali che inghiottono per sempre tutto ciò che incontrano sul loro cammino
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dall’uomo, battendo sul tempo lo Sputnik messo in orbita dai sovietici nel 1957. Propose di spostare i pianeti da un’orbita all’altra per creare un
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professore, Antony Hewish, che non la prese sul serio e le consigliò di lasciar perdere. Ma Jocelyn continuò le osservazioni. Neppure Hewish aveva archiviato
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prendere sul serio la questione della massa invisibile o, come si disse, “mancante”.
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73 per cento dell’universo. Mentre tutti gli astronomi di tutti i tempi hanno fatto le loro scoperte indagando sul 4 per cento del cosmo, Perlmutter
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sul funzionamento delle stelle, sulle supernove e sull’origine dell’universo. Una piccola percentuale della materia oscura è costituita da neutrini
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Intanto scienziati e filosofi ragionano sul silenzio cosmico. Può darsi che una civiltà altamente tecnologica abbia vita breve perché si
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la Terra “non è nel mezzo del cerchio del sole, né nel mezzo del mondo” . Contrario all’astrologia, Leonardo non credeva che il cielo influisse sul
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quante convinzioni sbagliate ancora oggi esistano sul sistema eliocentrico descritto da Copernico. Quasi tutti credono che esso, mettendo il Sole al
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“equanti” e il grande cerchio centrato sul punto equante era detto “deferente”.
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Monaco sul quale compare l’oroscopo del futuro scienziato. Un suo zio, Luca Watzenrode, nel 1489 era diventato vescovo della diocesi cattolica di Varmia
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Gli ultimi fogli del De revolutionibus, stampati a centinaia di chilometri di distanza dal tipografo Johannes Petreius di Norimberga, li vide sul
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, sempre che la regina della Danimarca Margherita II, sul trono dal 1972, acconsenta a farlo confrontare con il DNA di Cristiano IV.
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figlio non vuole aggravare la posizione propria e quella materna con un testo scopertamente eretico. Dal 1621 al 1630 Keplero torna a lavorare sul
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quattro mesi dopo la pubblicazione del Sidereus nuncius di Galileo. Lo schizzo riproduce la Luna al primo quarto, qualche cerchietto sul limite tra luce e
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miracolo: avvicinare le cose lontane, battendo sul tempo il concorrente che stava prendendo contatto con il Doge. Anche un po’ disonestamente, perché
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con precisione e di compiere rigorose misure angolari. L’idea venne a William Gascoigne nel 1640 quando si accorse che un ragno aveva teso una tela sul
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, figlio di Antonio, sottoposero gli strumenti galileiani a una prova sul campo. Altri test eseguirono Guglielmo Righini (1908- 1978), anche lui direttore
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a mantenere buoni contatti con Firenze. Nel 1606 pubblica un opuscolo sul “compasso geometrico e militare” che ha inventato, una specie di regolo con
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creati apposta, un precursore del micrometro e un apparecchio che chiamò “giovilabio”. Con gli oculari allora in uso era impensabile disporre dei fili sul
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